L'Utricularia sandersonii, originaria del Sudafrica, appartiene alla famiglia delle Lentibulariacee ed è classificata
come utricularia terrestre.
La particolarità di questa pianta è nelle trappole che assomigliano a delle piccole otri (le dimensioni
non superano i 4 millimetri) posizionate sulle radici immerse nel terreno e nascoste agli occhi di tutti.
Si presenta con foglie piccolissime simili a quelle di tante piante comuni ed è facilmente scambiata
per semplice muschio; questa è la ragione per cui viene spesso snobbata dai collezionisti.
L'Utricularia sandersonii, arriva in breve termine a ricoprire tutta la superficie del vaso in cui viene coltivata
e muore.
Si consiglia quindi di dividere il tappetino verde che caratterizza questa carnivora in tante piccole parti
che andranno rinvasate in nuovi vasetti.
Il funzionamento delle trappole (vedi sezione dedicata ad esse) è a risucchio.
Nome botanico: Utricularia sandersonii.
Famiglia: Lentibulariacee.
Nome comune: Utricularia.
Zona geografica: Sudafrica.
Periodo vegetativo: Primavera / Estate.
Riposo invernale: Si, ma con temperature non inferiori a 0°.
Annaffiature: Abbondante facendo attenzione a non sommergere la pianta.
Fioritura: Copiosa con fiori molto piccoli, bianche che assomigliano vagamente ad una testa di coniglietto.
Temperatura: La temperatura durante il periodo vegetativo, non deve superare mediamente i 25°C.
Luce: Grande quantità di luce ma non sole diretto.
Rinvaso: Da effettuare durante il periodo vegetativo, come substrato è consigliabile torba, e
perlite in quantità uguale; i vasi di plastica vanno immersi fino a metà della loro altezza in acqua.